Che si parli di Kayak, Sup, Canyoning, Vela o Soccorso Fluviale sono due le soluzioni di vestiario integrale, la muta e la tuta stagna, più comunemente “Drysuit”.
Tuta stagna Muta umida
Materiale differente, cosa comporta…
La muta è una seconda pelle in neoprene mentre la tuta stagna è un indumento non aderente che però isola perfettamente dall’ambiente esterno.
In questi ultimi anni l’evoluzione dei tessuti e delle tecnologie hanno portato a diminuire drasticamente l’utilizzo delle mute in neoprene, tranne per il Canyoning dove trova ancora spazio per la particolarità di questa disciplina. Per esempio nelle zone dove le forre formano scivoli naturali o situazioni dove gli urti sono la normalità la muta è da preferire, ma per tutti gli altri utilizzi la tuta stagna è la protagonista.
Dubbi e pareri
Alcune persone sono schive all’utilizzo delle tute stagne, per paura che si rompano e di diventare pericolose. Anche se non sono del tutto infondate queste convinzioni, le cose sono cambiate dalle prime tute stagne di 30 anni fa. Sapendo scegliere prodotti di qualità e utilizzandoli in modo corretto la sicurezza è totale.
Una tuta stagna da torrente deve essere robusta e avere buoni rinforzi nelle zone di usura (gomiti, seduta, ginocchia) è quasi d’obbligo, mentre per un utilizzo su acque calme può essere anche più leggera.
Due soluzioni diverse, tutto quello che c’è da sapere :
Muta umida | Tuta Stagna | |
PREZZO | Da 200€ circa | Da 450€ circa |
MATERIALE | NEOPRENE | LAMINATO |
GESTIONE ROTTURE | Può essere utilizzata anche in presenza di piccole rotture/buchi. La riparazione è spesso semplice e si può sistemare autonomamente. | Non è possibile utilizzarla! Può diventare pericolosissima. Va categoricamente inviata in casa madre per una riparazione a regola d’arte. |
GALLEGGIAMENTO | Il neoprene ha una importante spinta di galleggiamento che si va ad aggiungere a quella di un eventuale aiuto al galleggiamento (salvagente) | Nessun galleggiamento (eventuale aria all’interno è da fare uscire appena si indossa la tuta stagna). Consigliato l’uso di un adeguato aiuto al galleggiamento in base alla attività svolta. |
CONTATTO CON L’ACQUA | Il contatto con l’acqua è parziale ma il neoprene mantiene la temperatura del corpo. | Isolamento totale dall’acqua, tranne sui punti non protetti (solitamente testa e mani). Questo consente l’utilizzo in sicurezza anche in acque contaminate. |
PROTEZIONE DAGLI URTI | Ha una funzione protettiva in caso di urti di piccola-media entità. | Non da nessuna protezione contro gli urti, si possono eventualmente indossare delle protezioni esterne o interne. In caso di utilizzo protezioni interne verificare che la tuta stagna abbia dei rinforzi in Cordura, altrimenti si danneggerà facilmente. |
COMFORT | Difficoltà e resistenza nei movimenti. L’affaticamento sarà maggiore. | Libertà dei movimenti ai massimi livelli. Perfetta soprattutto per utilizzi prolungati. |
TERMOREGOLAZIONE | Facilmente ci si può trovare in iper sudorazione. In caso di sosta e muta bagnata il vento potrà raffreddarvi in pochi minuti! | Termoregolazione ottimale grazie alle membrane traspiranti, abbinata a un abbigliamento termico adeguato alla stagione. |
UTILIZZI | Utilizzo limitato in base allo spessore del neoprene (es. un 6mm di spessore non andrà mai bene in caso di temperature alte e un 3mm non andrà bene con temperature basse) | Range di utilizzo ampio in base al tipo di abbigliamento termico indossato. Le prestazioni sono proporzionali alla qualità e caratteristiche dei tessuti. Verificare sempre la qualità dei tessuti, per esempio i dati inerenti alla impermeabilità e traspirabilità. |
BISOGNI FISIOLOGICI | Spesso è impossibile fare i propri bisogni fisiologici indossando una muta. | Permette quasi sempre di fare con facilità i propri bisogni fisiologici, questo vale anche per le donne se utilizzano Drysuit disegnate appositamente per i gentil sesso. Un vantaggio da non trascurare soprattutto per attività che durano molte ore. |
Conclusioni
Possiamo capire che la tuta stagna è da preferire per chi passa più tempo fuori dall’acqua o comunque non immerso continuamente. Per esempio in kayak-vela e Sup sicuramente è la scelta migliore. La muta umida invece è consigliata per chi fa Canyoning ed è agli inizi o per alcuni operatori del Soccorso Fluviale, in ogni caso è una scelta che dipende da che utilizzo si deve fare tenendo conto di quanto descritto sopra.
Disponibile anche un nostro video inerente all’argomento :

Canoista dal 1999, dal 2005 al 2015 parte della nazionale italiana di canoa/kayak Slalom. Nel 2015 ho fondato Nereus Sport e mi sono dedicato totalmente alle avventure e competizioni internazionali di Extreme Kayak. Questa esperienza la trasferisco alla mia azienda e ai brand con cui collaboro, per sviluppare e testare nuovi prodotti. L’ acqua è il mio elemento naturale!
Articolo scritto anche per la Rivista PAGAIANDO
